La vita d’ufficio, a volte, è resa più dura dai cattivi rapporti con i colleghi: un vero peccato, soprattutto se si tiene conto che si passano almeno otto ore della propria giornata sul posto di lavoro. Come si fa, dunque, a farsi voler bene dai propri vicini di scrivania?
- Il primo passo consiste, senza dubbio, nel rispettare e pretendere rispetto: per esempio arrivando sempre in orario, prestando attenzione a tabelle, impegni e appuntamenti. E ciò vale non solo per l’entrata in ufficio, ma anche per l’uscita. Insomma, correre a timbrare non appena scocca l’ora X, oltre a non impressionare positivamente i superiori, rischia di mettere a repentaglio anche i rapporti con i colleghi, che magari fanno qualche minuto di straordinario in più non pagato.
- Il rispetto si nota anche nel look e nel modo di vestirsi: mostrarsi sempre con un aspetto in ordine e con abiti eleganti è un plus, perché sarà pur vero che l’abito non fa il monaco, però essere piacevoli e gradevoli fa sempre bene.
- Ovviamente, tenere atteggiamenti e comportamenti cordiali con tutti aiuta a curare i rapporti : certo, ci sono colleghi più simpatici e colleghi più antipatici, ma l’importante è instaurare con chiunque un legame professionale e serio. Farsi voler bene dai colleghi, insomma, vuol dire anche essere pronti a sacrificarsi per gli altri, magari accettando un cambio di turno, prendendo in carico un lavoro altrui o fornendo un aiuto in più.
Tutto questo contribuisce a creare un solido team work, vale a dire un utile e redditizio lavoro di squadra: ed è evidente che esso risulta tanto più facilitato quanto più positiva e familiare è l’atmosfera nel gruppo. In generale, infatti, i manager ritengono che buoni rapporti tra i colleghi rappresentino una spinta in più per la produttività delle aziende. A patto, però, di non esagerare nell’altro senso, cioè di non far prevalere la voglia di scherzare e di chiacchierare sul lavoro vero e proprio.
A proposito di questo, bisogna anche evitare di condividere in maniera eccessiva: quelli che in America vengono chiamati oversharers, cioè coloro che condividono ogni dettaglio della propria vita, rischiano di costituire un disturbo per la serenità sul posto di lavoro. Alcuni accorgimenti da adottare, dunque: evitare di parlare ad alta voce mentre si è al telefono, evitare di parlare di questioni che non riguardano il lavoro, evitare di interrompere gli interlocutori, e soprattutto cercare di cogliere i segnali che provengono dagli altri.
Il tutto va ponderato alla ricerca di una professionalità al tempo stesso sociale e lavorativa, che si basa anche sull’ascolto attivo. Per farsi voler bene dai colleghi, in sostanza, non servono strategie precise, ma è importante adottare con loro lo stesso comportamento che vorremmo che loro adottassero con noi.
Qualche tempo fa, per altro, il Wall Street Journal Europe ha dedicato un articolo ai rapporti in ufficio, dedicando all’etichetta sul lavoro uno spazio rilevante. Una dimostrazione ulteriore che comportarsi bene con i colleghi non ha a che fare solamente con le buone maniere, ma anche con il rendimento e la produttività.