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Mantenere buoni rapporti in ufficio: ecco come fare

Mantenere buoni rapporti in ufficio

Mantenere buoni rapporti in ufficio è una regola d’oro per andare al lavoro con il sorriso sulle labbra, oltre che per incrementare le proprie prestazioni e la propria produttività. Ma non è sempre facile: nel senso che i colleghi non possono essere scelti, come si fa con gli amici, e bisogna fare i conti con il rischio che il vicino di scrivania sia la persona più antipatica del mondo. Come fare, dunque?

Prima di tutto, è bene sempre rispettare le altre persone, a prescindere da come si comportano: vanno rispettati gli spazi, le idee, le opinioni e il modo di lavorare, per fare sì che la buona educazione sia il punto di partenza di ogni rapporto. Al tempo stesso, è fondamentale imparare a condividere le proprie conoscenze e collaborare: il lavoro, spesso, è un lavoro di squadra, che presuppone uno scambio, una condivisione.

Può essere utile, tra l’altro, usare quelle che vengono definite “tecniche di ascolto attivo“, per fare capire ai colleghi che siamo interessati alle loro opinioni e alle loro idee: per esempio, mentre si è coinvolti in una conversazione, si può mostrare attenzione alle sue parole facendo dei cenni con la testa, intervenendo con espressioni di conferma o addirittura citando concetti espressi in precedenza dagli interlocutori, che così si sentiranno onorati del fatto che le loro parole hanno fatto “colpo”.

Un altro percorso da seguire per mantenere buoni rapporti in ufficio è quello di tentare di instaurare una conoscenza più intima e personale con i colleghi: coltivare i rapporti permette di rendere il posto di lavoro un ambiente migliore. Il tutto si traduce – da un lato – in una maggiore gratificazione personale e – dall’altro – nella possibilità di godere di un supporto più vasto e un sostegno più accentuato nei vari compiti che ci si trova a svolgere. Da questo punto di vista, la pausa pranzo rappresenta il momento ideale per fare “public relations” e, perché no, anche stringere vere e proprie amicizie.

Un suggerimento che va sempre tenuto a mente è che i conflitti vanno affrontati direttamente e non devono essere ignorati. In caso di discussioni e punti di vista diversi (che non devono per forza di cose equivalere a dei litigi), è bene chiarire le proprie posizioni e cercare al tempo stesso di comprendere la prospettiva dell’altro. Un conflitto non risolto rimane a macerare nella mente, causando disturbi e fastidi, e rischia di compromettere seriamente il rendimento lavorativo. Nel caso di controversie particolarmente gravi, che non si riesce a risolvere direttamente con l’interessato, non è una cattiva idea quella di rivolgersi a un superiore per provare a individuare una via di uscita: l’importante è non farlo di nascosto, ma comportarsi in maniera chiara e agire alla luce del sole, senza avere qualcosa da nascondere.

Anche i rapporti con i colleghi che si occupano delle risorse umane sono importanti: una delle loro mansioni, in effetti, è quella di favorire la nascita e la conservazione di buoni rapporti tra i dipendenti, per un clima che sul posto di lavoro sia piacevole e, di conseguenza, redditizio e fruttuoso.

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