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Come vivacizzare la pausa caffè con i colleghi

Pausa caffè

La pausa caffè è realmente utile sul posto di lavoro? Una ricerca effettuata dalla University of East London ha dimostrato che un break per sorseggiare una tazzina non ha alcuna utilità reale, e che la sensazione di sentirsi più svegli non sarebbe altro che la conseguenza di un effetto placebo.

Ma, se anche così fosse, di certo la pausa caffè ha molti effetti benefici: permette di “staccare” il cervello per qualche minuto e di distrarsi, evitando di concentrarsi troppo su quel che si sta facendo (il che, alla lunga, potrebbe risultare stressante) e favorisce una maggiore socializzazione, specialmente in posti di lavoro in cui ci sono molti dipendenti e che, quindi, non agevolano una conoscenza stretta con tutti.

La pausa caffè, poi, può rappresentare un’occasione di relax e di sperimentazione: è anche per questo motivo che la si può vivacizzare in modi differenti. Per esempio, provando un bar diverso o un gusto diverso ogni volta. Ovviamente, ciò è possibile solo se nelle vicinanze dell’ufficio ci sono diversi bar: in ognuno di essi si può tentare di bere qualcosa di differente dal classico espresso. Chi non sa scegliere può chiedere un consiglio al barista, ma le opzioni a disposizione sono molteplici: dal caffè al ginseng al caffè corretto con la sambuca, passando per quello macchiato, quello americano, quello con la panna, quello ristretto, quello lungo, e così via. Senza dimenticare i vari abbinamenti: con l’acqua gasata, con il mate, con il the, con il cappuccino, eccetera.

Nel caso in cui ci sia una macchina del caffè in ufficio, la pausa caffè può essere vivacizzata appendendo alla parete più vicina articoli di giornale, fotografie o cartoline: da un lato, si tratta di un modo per rendere più colorato e interessante l’ambiente; dall’altro lato, si tratta di un’occasione per trovare nuovi spunti di conversazione e nuovi argomenti per una chiacchierata, sia con i colleghi con cui si è già soliti interloquire, sia con i colleghi con cui non si ha un rapporto molto stretto.

Ecco, quindi, che la pausa caffè diventa anche un modo per rinsaldare i legami: sul fronte professionale questo consente di rinforzare il team building, e sul fronte personale permette di costruire nuove conoscenze e di instaurare nuovi rapporti. Il confronto con gli altri, d’altra parte, non può che essere positivo: si possono scoprire segreti e pettegolezzi sul proprio compagno di scrivania, si possono acquisire nuove competenze a proposito del lavoro che si sta svolgendo o, più semplicemente, si può essere coinvolti in una semplice chiacchierata rilassante.

Per vivacizzare la pausa caffè, infine, è bene prestare attenzione alle esigenze degli altri e non invadere i loro spazi: il che vuol dire, per esempio, evitare di fumare in presenza di persone a cui le sigarette danno fastidio. Ovviamente, per i fumatori il binomio caffè + sigaretta è quasi obbligato, ma è importante tenere conto dei gusti e dei bisogni altrui: se proprio non si può fare a meno di qualche boccata, è consigliabile allontanarsi per poi riaggregarsi al gruppo quando si è finito di fumare.

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