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L’importanza di bere acqua regolarmente in ufficio

Bere acqua in ufficio

In ufficio, bere acqua regolarmente è fondamentale in particolar modo durante i mesi estivi, quando attraverso la sudorazione si perdono grandi quantità di liquidi. In linea di massima, ogni giorno con la traspirazione e la respirazione si consuma circa un litro di acqua, mentre un altro litro e mezzo viene espulso tramite le funzioni fisiologiche.

Se è vero che per garantirsi il benessere e la salute è indispensabile mantenere l’armonia tra la quantità di acqua che viene assunta e la quantità di acqua che viene persa, è altrettanto vero che non bisogna esagerare e non lasciarsi spaventare da chi sostiene che sia obbligatorio bere almeno due litri di acqua al giorno.

Certo è che l’abitudine di tenere una bottiglietta d’acqua sulla scrivania è importante: spesso, infatti, si rinuncia a bere perché si è impegnati nel lavoro e non si ha voglia (o tempo) di alzarsi dalla sedia per andare a fare rifornimento di liquidi.

Non va mai dimenticato, però, che il fabbisogno quotidiano di acqua cambia a seconda delle persone, a seconda delle condizioni di salute dell’organismo, a seconda delle condizioni climatiche e a seconda di come si è vestiti (indossando un maglione pesante che fa sudare, banalmente, si perdono liquidi). Insomma, quando si sostiene che non bisogna mai scendere sotto i due litri di acqua al giorno si alimenta una leggenda che ha solo un pezzo di verità in sé: è molto più importante, invece, sapere ascoltare il proprio corpo.

Insomma, forse l’organismo umano non sarà una macchina perfetta, ma di certo ha la capacità di avvertirci quando c’è bisogno di soddisfare un’esigenza: e quindi, banalmente, se si è in ufficio e si ha sete, si deve bere. Non importa che si stia svolgendo un lavoro che non ammette distrazioni: introdurre liquidi è fondamentale. E se proprio non si è abituati a consumare acqua, nulla vieta di farlo secondo vie “alternative”: per esempio, con una bella tazza di tè caldo in inverno, o con una tisana rinfrescante in estate.

Non è vero che lo stimolo della sete arriva quando si è disidratati: esso giunge semplicemente nel momento in cui c’è bisogno di bere. L’acqua deve essere privilegiata, ma ogni tanto ci si può concedere una alternativa un po’ più saporita: per esempio, un bicchiere di latte o un po’ di succo di frutta. Specialmente in estate, poi, la frutta può rappresentare un ottimo modo per assumere liquidi: se davanti al computer si assaggia una fetta di anguria tagliata a cubetti, si lavora meglio e si “beve” in modo alternativo ma ugualmente efficace.

Bisogna fare attenzione, invece, alle bevande zuccherate, che pur placando la sete rischiano – se consumate in quantità eccessive – di compromettere parzialmente la salute di una parte dell’organismo: l’eccesso di zucchero non fa male solo ai denti, ma anche al fegato, e ovviamente può condurre all’iperglicemia, vale a dire a un incremento della massa grassa causata dalla trasformazione degli zuccheri che non vengono utilizzati per produrre energia in grassi.

Meglio, quindi, fare affidamento sull’acqua: chiara, trasparente, limpida, pulita sana e soprattutto dissetante, a ogni ora del giorno.

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