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Trovare finanziamenti con il Crowdfunding

Crowdfunding

La crisi economica che ormai da diversi anni imperversa nei paesi occidentali ha obbligato gli istituti di credito a dare una decisa stretta ai finanziamenti. Per questo motivo chi nonostante tutto decide di intraprendere un’attività imprenditoriale, è obbligato a cercare altrove le risorse necessarie per dare il primo slancio all’azienda. Questo “altrove” può certamente essere la “comunità” anche se questo concetto può essere notevolmente variabile.

Esiste uno strumento, nato ben prima degli anni 2000, che grazie all’attuale livello di sviluppo delle infrastrutture informatiche ha sperimentato una crescita incredibile ed è oggi un riferimento per tutti coloro i quali intendono trovare fondi e finanziamenti: il crowdfunding. Esso è un derivato del crowdsourcing ed è stato utilizzato recentemente ad esempio dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama per finanziare la sua seconda campagna elettorale.

Esistono online diverse piattaforme che consentono a chiunque di chiedere la fiducia (e un contributo monetario più o meno sostanzioso) agli utenti del web di tutto il mondo. Le più conosciute sono senza dubbio KickStarter e IndieGoGo oltre all’italiana Kapipal, nata nei primi anni dello sviluppo del crowdfunding.

Quello che in molti non sanno è che esistono tipologie diverse di crowdfunding. Si possono definire tre macrocategorie al cui interno esistono sottocategorie più o meno definite.

Reward based

Modalità in cui chi effettua una donazione per un progetto riceve in cambio un premio o una ricompensa. Queste possono andare da un’anteprima del prodotto finale, al merchandise fino al ringraziamento sul portale web.

Esistono due principali sottomodelli:

  • All or Nothing (KickStarter e Eppela): in questo caso vengono definiti all’inizio della campagna di finanziamento un target in termini monetari e una deadline. Se il target non è raggiunto entro il termine prefissato il finanziamento si considera fallito e le transazioni non vengono eseguite (oppure il denaro viene trasferito nuovamente sul conto dei donatori). Eventualmente le somme versate possono essere ricollocate su altri progetti presenti sulla piattaforma.
  • Take It All (IndieGoGo e BoomStarter): con questo modello il finanziamento raggiunge i promotori del progetto indipendentemente dal raggiungimento del target. Esistono piattaforme in cui se il target viene raggiunto/superato il finanziamento è esente da tariffe di iscrizione, percentuali sul finanziamento dovute alla piattaforma ecc.

Equiti based

Questa tipologia di crowdfunding prevede la divisione del target, o comunque del finanziamento ricevuto, in migliaia di parti uguali offerte poi sotto forma di azioni a prezzo fisso.

  • Modello Club (CrowdCube): le piattaforme reclutano potenziali investitori che entrano a far parte di una cerchia ristretta a cui vengono proposti gli investimenti.
  • Modello Cooperativa (GrowVc e SiamoSoci): viene creata una cooperativa fittizia con lo scopo di raccogliere investimenti. (NB: in Italia limiti legislativi hanno limitato notevolmente questa tipologia di crowdfunding)

Microfinanza

  • Micro-prestiti (Kiva): fornitura di servizi finanziari ad utenti con bassi redditi. Il denaro è raccolto da un gruppo di persone e gestito da un intermediario locale.
  • Peer-to-peer (Smartika e Prestiamoci): transazione finanziaria che avviene senza l’intermediazione dei tradizionali istituti di credito. Un ristretto gruppo di persone presta limitate somme di denaro alla stessa persona/organizzazione.

Le possibilità per finanziare progetti e creare startup sono molte: se sfruttate al meglio consentiranno di ridare nuovo slancio all’economia mondiale.

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