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Cosa sono i software di produttività personale?

Software di produttività personale

Quando si parla di software di produttività personale, noti anche come suite per ufficio, si fa riferimento a quelle applicazioni informatiche che hanno lo scopo di favorire e permettere la realizzazione di grafici, presentazioni, documenti di testo o altri contenuti utili per il lavoro in ufficio.

Questi programmi comprendono funzioni per la videoscrittura, tra i quali i fogli elettronici e gli elaboratori di testo, ma anche software che consentono di dare vita a banche dati, brochure, presentazioni e siti web veri e propri.

Tra i software di produttività personale open source più noti ci sono Lotus Symphony, che è una suite realizzata da IBM, e OpenOffice.org, che è una suite multi-piattaforma che deriva da Star Office, ma anche KOffice e NeoOffice, che non è altro che l’integrazione in ambiente Mac OS X di NeoOffice. Ancora, vale la pena di menzionare SSuite Office, destinata a Windows, GNOME Office, che si compone di Evince, Evolution, Gnumeric e AbiWord, e ONLYOFFICE Community Server, integrata con il sistema CRM.

Chiaramente, anche i software di produttività personale commerciali svolgono un ruolo importante: se il più rinomato e utilizzato è Microsoft Office, non ci si può dimenticare di Oracle Open Office di Oracle Corporation, di iWork di Apple e di Lotus SmartSuite di Lotus Software.

Entrando più nello specifico, Office è composto da diversi elementi: Excel è il programma di foglio elettronico, mentre Word è un elaboratore di testo, o word processor che dir si voglia. Ci sono, poi, OneNote e PowerPoint: il primo è un blocco note che dispone delle funzionalità di inchiostro digitale tipiche del tablet, mentre il secondo permette di progettare e mettere a punto delle presentazioni multimediali, con tanto di transizioni, suoni e animazioni. Di Office fa parte anche Outlook, che non è altro che un client di posta elettronica che include un diario, un promemoria, un’agenda e un calendario, insieme con Equation Editor, Publisher e Access.

Molto più recente è la storia di iWork, suite che è stata presentata per la prima volta poco più di dieci anni fa, nel gennaio del 2005: il corrispettivo del Word di Office si chiama Pages, che è appunto un’applicazione che funziona come word processor, mentre Numbers è il software per la gestione dei fogli di calcolo e Keynote viene impiegato per le presentazioni. Molto interessante è, in modo particolare, Pages, anche perché possiede template che possono essere sfruttati per la realizzazione di progetti di marketing, di inviti, di newsletter e addirittura di giornali. Inoltre, sfruttando l’integrazione con iLife consente di prendere da iMovie, da iTunes e da iPhoto filmati, musica e immagini e di inserirli nelle presentazioni. Con Pages si possono leggere, esportare, salvare e modificare non solo i file .pages, ma anche i .doc, i .html, i .pdf, i .txt e i .rtf.

Infine, ecco Oracle Open Office, conosciuta anche come StarOffice: in realtà la sua ultima versione risale a diversi anni fa, essendo stata rilasciata nel novembre del 2008, ma vale comunque la pena di conoscere questo prodotto per capire la storia dei software di produttività personale e comprendere la loro evoluzione nel corso del tempo.

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