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Avance in ufficio: “Pornodiva a chi?”

Multe per gli epiteti volgari sul posto di lavoro: è successo a Massa dove un impiegato delle poste locali ha pensato bene di rivolgersi alla collega con “ah c’è anche la pornodiva sulla piazza”.

Alla denuncia della stessa, l’impiegato si è giustificato dicendo che aveva agito “per esuberanza e per familiarità con un certo tipo di scherzo nell’ambiente di lavoro”, nulla da fare per il malcapitato, infatti la suprema corte ha precisato:


“Che una donna possa tollerare delle avances più o meno tra il serio e il faceto non comporta affatto che ella si debba considerare disposta a farsi prendere a male parole, così come l’avere risposto con un sorriso alla condotta scherzosa di un collega non autorizza affatto un altro uomo a ritenere che le sue battute siano altrettanto tollerate o addirittura gradite.”

L’uomo è stato condannato ad una simpatica multa. In questo caso il postino “paga sempre due volte”.

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