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Lavorare al PC: attenzione alla sindrome del tunnel carpale

Sindrome del tunnel carpale

Chi lavora in ufficio – e quindi sta al computer per otto ore al giorno – deve prestare attenzione al rischio della sindrome del tunnel carpale: una patologia sempre più comune che interessa centinaia di migliaia di persone.

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia che è causata dalla compressione o dall’irritazione del nervo mediano al polso: a provocarla è, nella maggior parte dei casi, l’uso prolungato del mouse, al punto che a volte ci si riferisce ad essa come “mal di mouse”. Non bisogna sottovalutare i pericoli insiti in questa sindrome: non solo dal punto di vista della salute, ma anche dal punto di vista economico, considerando che – come riferisce l’Inail – a rischio ci sono addirittura 2 milioni e 70 mila donne: non è difficile immaginare quale sarebbe il costo di un numero potenzialmente altissimo di giornate lavorative perse.

Sembra, poi, che le donne siano più sensibili a questa patologia: l’incidenza tra le esponenti del gentil sesso è pari al 3.4%, a fronte dello 0.6% riscontrato tra gli uomini, ma le stime riferiscono che nel 5.8% delle donne la neuropatia non venga diagnosticata; il che porterebbe a un dato superiore al 9%.

Come si riconosce la sindrome da tunnel carpale?

A mettere in allarme in primo luogo dovrebbe essere un dolore costante al polso accompagnato da una sorta di formicolio, il quale nei casi più gravi si manifesta di notte, disturbando il sonno e inducendo addirittura al risveglio. Tra gli altri sintomi peculiari ci sono la sensazione di puntura, il bruciore e l’intorpidimento delle dita a eccezione del mignolo. Il problema è che tali disturbi possono espandersi fino al braccio, ma anche alla spalla, rendendo decisamente complicata l’attività lavorativa.

Non sempre, comunque, la malattia si presenta nella sua forma più grave: insomma, non è detto che i formicolii e la riduzione della sensibilità delle dita compromettano sicuramente lo svolgimento degli impegni quotidiani. In qualsiasi caso, quello che conta è avere a disposizione una diagnosi puntuale, abbinata a cure specifiche. Bisogna, pertanto, rivolgersi al proprio medico non appena si ha il timore di avere a che fare con la sindrome del tunnel carpale.

Il trattamento a cui ricorrere è differente a seconda dei casi: a volte è sufficiente una polsiera steccata da mettere quando si dorme per alleviare i sintomi, mentre altre volte addirittura si può guarire senza cure, specialmente se si è ancora in età giovanile. Nei casi più gravi, invece, si rende necessario un intervento chirurgico. Per quel che concerne la polsiera, si tratta di un tutore che può essere acquistato a poco prezzo e senza ricetta medica: il suo compito è quello di evitare che il polso si pieghi e che il nervo mediano venga compresso. L’obiettivo è fare sì che la mano sia mantenuta in una posizione neutra: le dita dovrebbero essere capaci di piegarsi verso il palmo senza problemi, mentre il polso dovrebbe rimanere non flesso. A volte, infine, il medico può prescrivere anche delle iniezioni di farmaci a base di cortisone per ridurre il dolore.

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