Vi dice qualcosa Erin Callan? Nel 2007 diventa direttore finanziario di Lehman Brothers, una delle figure più influenti e invidiate nel mondo del business oltreoceano. Una carriera iniziata come consulente finanziario e poi, con costante impegno e dedizione, arrivata in cima in poco tempo. Ma a che prezzo?
Ce lo spiega nell’articolo pubblicato sul New York Times “Is there life after Work?“ – C’è una vita dopo il lavoro? – tutto incentrato sul rammarico per aver gettato così tanto tempo nel lavoro.
La Callan ricorda che per anni ha rinunciato a weekend con gli amici e i propri cari, ha pranzato e cenato tantissime volte davanti al computer e spesso ha passato i suoi compleanni in ufficio. I pochi giorni liberi li trascorreva a dormire, per ricaricare le batterie ed essere pronta per una nuova settimana di lavoro senza sosta:
“Come tutte le persone avevo relazioni, un marito, gli amici, i parenti, ma a causa del lavoro non ho dato a nessuno il meglio di me. Si sono dovuti accontentare delle briciole”
L’articolo che, non solo a noi, sembra una chiara risposta a due delle donne in carriera più famose del momento: Sheryl Sandberg, oggi numero due di Facebook che di recente ha sostenuto l’importanza di lavorare di più per ottenere gli stessi risultati degli uomini e Marissa Mayer, CEO di Yahoo che probabilmente in un momento di follia ha deciso di richiamare tutti i dipendenti che beneficiavano dell’Home Office creando non pochi problemi alle madri con figli piccoli.
“At the end of the day, that is the best guidance I can give. Whatever valuable advice I have about managing a career, I am only now learning how to manage a life” (E. Callan)