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I consigli per scrivere una newsletter efficace

Consigli per scrivere una newsletter

Scrivere una newsletter efficace vuol dire, nella maggior parte dei casi, riuscire a convincere i destinatari a svolgere una specifica azione (l’acquisto di un prodotto, il clic di un link, e così via): è la cosiddetta call-to-action.

Ma quali sono i consigli da mettere in pratica per scrivere una newsletter efficace? In primo luogo, è preferibile evitare di ricorrere ad Outlook o di utilizzare qualsiasi altro tipo di programma non concepito in modo specifico per le newsletter: queste soluzioni, infatti, per quanto vengano impiegate con successo in ufficio per molteplici scopi, non sono adatte alle newsletter perché poco flessibili e abbastanza limitate dal punto di vista delle scelte di stile.

I client di posta ordinari sono sconsigliati soprattutto nel caso in cui si abbia la necessità di inviare newsletter a mailing list molto consistenti, perché rischiano di impedire l’invio di messaggi di posta elettronica per qualche tempo. Nel caso in cui vengano inviati tanti messaggi tutti insieme, infatti, si può incappare nel pericolo di essere segnalati per SPAM.

Non ci sono problemi, invece, se si ricorre a un programma ad hoc, nato e sviluppato per la gestione dell’invio di newsletter: tutto viene programmato ed eseguito tramite i server e gli invii sono ottimizzati.

Un altro segreto per migliorare l’efficacia delle newsletter consiste nello spedirle solo a chi è intenzionato a riceverle. Sembra un consiglio banale, invece non è così: in molte occasioni l’invio di newsletter a persone non interessate rappresenta una perdita di tempo per i mittenti e per i destinatari e potrebbe portare a una segnalazione per SPAM. Ed è vero, un messaggio di posta elettronica non desiderato è vero e proprio SPAM, cioè spazzatura: non bisogna mai dimenticarsene.

Per lo stesso motivo, una newsletter deve specificare in modo chiaro cosa bisogna fare se non si vuole ricevere più i messaggi, e quindi per cancellarsi dalla lista dei destinatari: il tutto dovrebbe avvenire nel modo più semplice possibile, con un click sul link di disiscrizione.

Se si è intenzionati a migliorare l’efficacia dei messaggi, potrebbe essere utile impostare l’invio di una mail di conferma della cancellazione attraverso la quale chiedere di specificare la ragione per cui si è deciso di rinunciare alla newsletter.

Ovviamente, la parte più importante di una newsletter è il suo contenuto, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista testuale. La qualità della scrittura è un fattore molto significativo che influenza la probabilità che un destinatario apra o meno le mail. Le doti da ricercare sono la sintesi e la chiarezza: occorre andare dritti al punto, senza inutili giri di parole per allungare il brodo. Il lettore apprezza un messaggio in cui gli viene detto subito ciò di cui ha bisogno, senza preamboli superflui o esercizi di stile che hanno solo lo scopo di soddisfare il narcisismo di chi ha scritto la newsletter. Bisogna, in conclusione, essere in grado di attirare l’attenzione: e per raggiungere questo scopo è indispensabile valutare con attenzione anche i titoli.

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