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Pluriball, il più economico materiale per imballi

Pluriball

Alzi la mano chi non ha mai giocato a scoppiare le bolle del Pluriball o millebolle! Da bambini uno dei motivi per cui era divertente aprire pacchi e plichi ricevuti dai genitori era poter prendere possesso di quei fogli ricoperti di bolle da poter scoppiare una ad una o, per i più esosi, tutte contemporaneamente.

Vero è che, anche da adulti, in moltissimi si divertono a scoppiare le bolle dei fogli di Pluriball e, anzi, spesso viene considerato un ottimo antistress al pari delle palline da stringere ripetutamente con la mano per alleviare la tensione.

Il Pluriball (chiamato anche Airball o Bubblewrap) è il l’imballo di tipo ammortizzante di gran lunga più diffuso al mondo. I fattori principali che hanno reso questo prodotto la soluzione più utilizzata da chiunque debba proteggere oggetti da spedire sono sicuramente la sua economicità, la grande resistenza e la facilità di adattamento a qualunque tipo di forma.

La storia del Pluriball comincia nel 1957 quando due ingegneri, Alfred Fielding e Marc Chavannes, nel loro garage di Hawthrone del New Jersey cercarono di creare una nuova carta da parati in plastica con supporto in carta. Come spesso accade il loro prodotto non riscosse il successo sperato, ma i due si resero conto che la loro invenzione risultava ottima per realizzare imballaggi. Nel 1960 fondarono la Sealed Air Corporation ed ottennero un successo planetario.

Attualmente esistono diversi tipi di pluriball distinti in base alla grammatura ed alla dimensione delle bolle. La grammatura (ovvero il peso dei fogli) può variare da 30 g/mq a 300 g/mq). La grammatura standard è quella da 115 g/mq di cui possono essere realizzate bobine alte fino a 300cm.

La grammatura definita “leggera” comprende fogli da 30 g/mq fino a 90 g/mq ed è realizzata con un costo al metro quadro più basso, una minore immissioni di materiali da imballaggio nel ciclo dei recuperi, un ingombro ed un minor peso della bobina. Spesso i fogli in grammatura leggera vengono abbinati a fogli di polietilene ad alta densità in modo da creare un Pluriball a tre strati.

Questo particolare tipo di Pluriball, con la bolla a sandwich fra i due strati lisci, è utilizzata per imbottire buste e sacchetti. Le buste imbottite possono essere utilizzate per spedire oggetti dalle dimensioni particolarmente ridotte per cui un pacco risulterebbe troppo ingombrante e per cui sarebbe necessaria una quantità di materiale da imballaggio decisamente eccessiva.

Il polietilene ad alta densità non è il solo materiale utilizzato per realizzare il “Pluriball sandwich”. Spesso vengono utilizzati altri materiali come la carta, il cartene (polietilene ad alta densità, con ramificazione e catena polimerica tanto corta da essere, seppur parzialmente, degradabile), il polietilene espanso, la stoffa e l’alluminio.

C’è anche chi ha pensato di sfruttare il lato divertente del Pluriball (ovvero lo scoppio delle bolle) per realizzare portachiavi antistress, un calendario in cui si scoppia una bolla ogni giorno, un’app per smartphone che simula lo scoppio delle bolle fino ad arrivare a vestiti, scarpe ed oggetti di design.

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