Creare un ufficio a casa propria può essere un’idea interessante e conveniente (anche dal punto di vista economico) soprattutto in un periodo in cui la crisi potrebbe imporre la necessità di risparmiare sull’affitto di uno spazio destinato al lavoro.
Si parla, a tal proposito, di home office, proprio per indicare la combinazione di ufficio e abitazione in uno spazio solo. Risulta fondamentale, però, che l’ufficio in casa sia il più possibile gradevole e sicuro: per ottenere questo obiettivo, è indispensabile tenere conto dei principi dell’ergonomia, anche per ciò che concerne l’arredamento.
La prima cosa da fare è, ovviamente, trovare una stanza da dedicare allo spazio di lavoro: non è detto che debba essere per forza di grandi dimensioni, anche perché – a meno di esigenze particolari – dovrà essere arredata semplicemente con una sedia, una scrivania ed eventualmente una poltrona e una libreria.
Sulla scrivania dovranno trovare spazio un computer, una lampada a braccio snodabile e, se possibile, una stampante; diverso il discorso nel caso in cui la mansione da svolgere sia legata all’ingegneria o all’architettura: in questa circostanza, infatti, sarà bene lasciare sulla scrivania la maggiore quantità di spazio possibile. Un altro accorgimento importante è quello relativo al numero delle prese, che dovranno essere sufficienti per ricaricare e alimentare più dispositivi nello stesso momento.
Per quel che riguarda la scelta della scrivania, in particolare, bisogna basarsi su vari parametri, dalla funzionalità al prezzo, passando per l’estetica: a meno di esigenze personali particolari, dovrebbe avere un’altezza da terra tra i 60 e i 70 centimetri, così che permetta di allungare le gambe o di accavallarle senza difficoltà. La larghezza, invece, non dovrebbe essere inferiore al metro e mezzo: un’ampiezza tale da permettere di accogliere la lampada da tavolo, il computer, la tastiera, il telefono e tutti gli altri dispositivi necessari per il lavoro.
Anche l’individuazione della sedia è importante, in quanto essa – come noto – è indispensabile per garantire la salute della schiena e, quindi, un benessere complessivo. Tra quelle più comode e confortevoli, si segnalano quelle dotate di un sedile regolabile in altezza con cinque ruote, all’insegna della massima versatilità: consentono di muoversi in libertà da una parte all’altra della stanza. Per accertarsi della correttezza della posizione della sedia, è sufficiente verificare la perpendicolarità del busto rispetto alle cosce e controllare che le ginocchia creino un angolo retto.
Come si vede, quindi, creare un ufficio a casa è semplice e rapido. Un’alternativa in questo senso può essere individuata nella trasformazione di un appartamento intero in uno spazio di coworking, sia che si tratti di una soluzione temporanea, sia che si tratti di una soluzione a lungo termine. Tra l’altro, aprire le porte a un coworker può permettere di migliorare la propria efficienza e la propria produttività, visto che gli scambi interpersonali, le interazioni, le conversazioni e la creazione di progetti di collaborazione innovativi potrebbero offrire spunti interessanti in questo senso.
buongiorno, una curiosità come è possibile aprire uno spazio coworking in casa? non è necessario tener conto della destinazione d’uso dell’appartamento (residenziale, professionale/direzionale, commerciale……)?
Ciao Stefania, puoi trovare tutte le indicazioni riguardo agli aspetti legali relativi al coworking su questo sito: http://www.coworkingproject.com/category/coworking-come-si-fa/aspetti-legali/