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Formato e risoluzione di un’immagine per la stampa

Formato e risoluzione di stampa

Quali sono le caratteristiche principali che un’immagine deve avere per poter ottenere un’elevata qualità in fase di stampa? Vediamo su cosa bisogna porre maggiormente l’attenzione quando si sceglie di stampare le proprio foto per sfizio o per ricordo.

Le due caratteristiche che in modo più significativo sono legate alla qualità di stampa sono formato e risoluzione di un’immagine.

Il formato di stampa rappresenta lunghezza e larghezza del file digitale che si intende stampare. Questi dettagli sono intrinsecamente legati al concetto di proporzione. Quella più comune per le fotografie è 3:2 (es 15x10cm) ma esistono altre opzioni abbastanza diffuse come 4:3, 6:3, eccetera.

Insieme al formato è indispensabile valutare la risoluzione dell’immagine che si vuole stampare. Con risoluzione si intende il numero di pixel (ovvero punti) all’interno dell’immagine. Il pixel è la più piccola “unità di colore”. A parità di dimensioni un’immagine con un numero maggiore di pixel risulterà più “definita” all’occhio umano, anche se bisogna sempre ricordarsi che anche l’occhio umano ha un limite e quindi risoluzione altissime sono pressoché inutili.

Ad ogni modo esiste un’altra unità di misura per rappresentare la risoluzione di un’immagine: i dpi (dot per inch) ovvero il numero di punti/pixel per pollice. Questa particolare unità permette di confrontare in modo semplice e rapido immagini di dimensioni diverse che, a parità di dpi, avrebbero un numero di pixel differente tanto in larghezza quanto in lunghezza.

Altra caratteristica fondamentale da tenere in considerazione è il “metodo colore” utilizzato. Quelli usati più di frequente sono l’RGB (Red Green Blue) e il CMYK (Cyan Magenta Yello blacK).

Questi due sistemi sono fondamentalmente diversi l’uno dall’altro: l’RGB utilizza la tecnica della sintesi additiva per “sommare” i colori e rappresentare l’intera gamma cromatica, il CYMK (detto anche “quadricromia”) invece utilizza la sintesi sottrattiva.

Esiste poi anche la “scala di grigi” ideale per la stampa di foto in bianco e nero dato che rimuove le predominanze di blu nelle parti di immagine in cui sono presenti le ombre più scure.

La differenza è anche in termini di resa visiva: RGB è migliore per la visualizzazione a schermo perché i colori risultano maggiormente brillanti e con una migliore saturazione. CYMK è più adatto alla stampa.

Per quanto riguarda la tecnica di stampa il risultato migliore è sicuramente ottenibile tramite inkjet o getto d’inchiostro. Si può anche decidere di utilizzare la tecnologia laser ma la resa sarà certamente peggiore.

Per la stampa di fotografie è poi importante scegliere la carta fotografica adatta alle proprie esigenze.

Voi stampate le vostre fotografie o le lasciate ad “ammuffire” in qualche hard disk?

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