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Faber-Castell: storia di un disegno iniziato 250 anni fa (1)

Faber Castell

In tutto il mondo Faber-Castell è sinonimo di matite e di prodotti di cancelleria di alto livello. L’azienda tedesca, oggi multinazionale, affonda le sue radici nel XVIII secolo ed in particolare nel villaggio di Stein, nel marchesato di Ansbach, vicino a Norimberga.

La fondazione ed i primi passi

Qui nel 1761, dopo aver appreso l’arte in alcuni laboratori locali, il trentenne Kaspar Faber aprì una piccola bottega in cui produceva matite. La vita dei bottegai e dei commercianti era più semplice a Stein dove vi erano meno controlli rispetto a Norimberga, città imperiale.

Dopo l’avvio dell’attività ed in seguito al discreto successo che l’azienda stava riscuotendo, alla morte di Kaspar, questa passò al figlio Anton Wilhelm. Anton decise di acquistare un terreno sulle colline di Stein dove costruì un nuovo laboratorio (ancora oggi sede della A.W. Faber-Castell) che nel giro di poco tempo diventò un’importante fabbrica manifatturiera.

Nel 1809, all’età di 51 anni, Anton passò la gestione dell’azienda, che a questo punto era già diventata una delle più importanti in Germania, al suo unico erede Georg Leonhard. Egli però dovette affrontare un periodo caratterizzato da difficoltà di importazione delle materie prime e complicazioni dovute ai rudimentali macchinari utilizzati all’epoca. Inoltre la concorrenza dei produttori di matite inglesi che potevano fare affidamento sulla grafite migliore (quella di Cumberland) era agguerritissima.

Con lungimiranza Georg educò i suoi eredi, Johann ed in particolare Lothar, preparandoli ai ruoli che avrebbero assunto in futuro e li mandò all’estero per acquisire esperienza. Sarà a Londra ed a Parigi che Lothar svilupperà nuove idee che avrebbero consentito all’azienda di crescere ulteriormente anche a livello internazionale.

Lo spirito innovativo di Lothar

Lothar a soli 22 anni prese il controllo della società con l’obiettivo dichiarato di “conquistare la vetta e realizzare il miglior prodotto possibile al mondo“. Per fare ciò inventò la matita di forma esagonale, introdusse nuovi macchinari capaci di produrre grandi quantità di matite e si garantì l’accesso a materie prime di altissima qualità ed in particolare della grafite della Siberia. Nel 1856 infatti acquistò una miniera vicino ad Irkutsk. Lo sforzo per trasportare la grafite fino in Germania era notevole ma la qualità della materia prima consentì di distaccare ampiamente la concorrenza. Per dare una nuova impronta, dal 1840, scelse inoltre di marchiare tutti i prodotti con il nome “A. W. Faber“.

Lothar ebbe però grandi idee che anticipavano notevolmente i tempi. Dopo la modernizzazione degli impianti migliorò le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti creando ambienti ampi e luminosi e distinse i lavori più pesanti affidati agli uomini (come la lavorazione dell’argilla e della grafite) da quelli più leggeri affidati alle donne (finitura, imballaggi e spedizioni).

Consapevole che la crescente industrializzazione avrebbe portato problemi sociali, Lothar istituì nuove regole per tutti i lavoratori che solo molto più avanti diverranno un vero e proprio standard: l’assistenza sanitaria aziendale (prima in Baviera), una Cassa di Risparmio per i dipendenti, un sistema pensionistico che permetteva tra le altre cose di acquistare cibo a prezzi scontati.

Fece inoltre costruire vicino alla fabbrica appartamenti per i dipendenti, così che potessero vivere in contesti non degradati, fondò nel 1851 uno dei primi asili per l’infanzia in Germania e fece edificare una biblioteca per i suoi dipendenti in modo che potessero avvicinarsi alla lettura ed alla cultura.

Grazie al suo contributo vennero gettate le fondamenta del Diritto dei Marchi e nel 1875 entrò in vigore una legge a tutela dei marchi e dei loro nomi commerciali.

Nel 1861, quando la A.W. Faber celebrò il suo centenario, i dipendenti erano già 250 e Lothar per diversificare il business aziendale decise acquistare una miniera di ardesia nella cittadina di Holf ed aprì una fabbrica per la realizzazione di lavagne. In seguito avviò anche la produzione di regoli calcolatori.

La storia della A.W. Faber-Castell non si ferma certo qui! Nel prossimo post vedremo come l’azienda è arrivata fino ai giorni nostri.

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