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Coccoina, la colla “vintage” al profumo di mandorla

Coccoina

“Coccoina. Non è uno stupefacente ma è una colla solida che stupisce ed entusiasma quanti la usano.”

Quanti ricordi! La colla Coccoina ha accompagnato l’infanzia di moltissime persone anche se ormai i bambini di oggi raramente la utilizzano. Cosa rendeva unica la Coccoina? Quell’inconfondibile profumo di mandorla!

La storia della colla Coccoina inizia nel lontano 1927 quando la Balma, Capoduri & C. (già attiva nel mercato della cancelleria dal 1924 grazie alla vendita di vari articoli tra cui cucitrici e punti metallici ZENITH) mise in commercio la prima fra tutte le paste adesive italiane. Un prodotto naturale a base di destrina di fecola di patate in acqua a cui veniva aggiunta una profumazione alla mandorla.

La Balma, Capoduri & C. mostrò fin da subito una spiccata vocazione industriale con investimenti importanti in macchinari e strutture. In azienda ogni cosa (anche gli imballi di cartone) venivano sviluppati internamente e prodotti in maniera autonoma.

Il brand Coccoina si impose sul mercato con il tipico barattolo in alluminio che all’interno prevedeva un alloggiamento per il pennello indispensabile per stendere la colla sulla superficie da incollare. Particolarmente apprezzata dagli utenti, oltre alla profumazione, era la facilità di utilizzo.

La colla ebbe un grande successo non solo negli uffici, ambito per la quale era stata ideata, ma anche e soprattutto in ambito scolastico e fotografico. Il barattolo inoltre era stato studiato per assomigliare ad un prodotto di bellezza piuttosto che da ufficio. Il packaging trasmetteva stile e modernità e forse è stata proprio questa la trovata che ha dato il via al successo della Coccoina.

Al giorno d’oggi esistono diversi prodotti a marchio Coccoina realizzati per venire incontro alle esigenze di tutti gli utenti:

  • Colla in pasta: la classica Coccoina in barattolo di alluminio e pennello, disponibile in formati di diverse quantità da 50g a 125g. I formati più grandi, fino a 5kg, sono realizzati in plastica.
  • Colla liquida (prodotta dal 1984): ideale per l’incollaggio di carta, cartoni, foto, tessuti, etichette e molto altro, i tubetti sono apprezzati per la facilità di utilizzo. Esistono due versioni, una con spugnetta stendicolla ed una con beccuccio.
  • Colla vinilica bianca: a base di acetato di polivinile (senza solventi) si distingue rispetto alle concorrenti per l’originale tubetto che richiama lo stile del celebre barattolo. Ideale per la scuola e i lavoretti di bricolage.
  • Colla stick (prodotta dal 2006): a base di polivinilpirrolidone (senza solventi) è disponibile in tre formati e permette di incollare rapidamente carta, cartoni e foto. La colla è compatta ma semplice da stendere e lavabile.

I prodotti Coccoina in tempi recenti hanno riscosso un buon successo sui mercati esteri (prevalentemente giapponese e statunitense) proprio grazie alla composizione naturale della colla e, soprattutto, grazie all’estetica vintage del tipico barattolo d’alluminio.

Solo il tempo potrà dire fino a dove si spingerà la Coccoina!

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Commenti

  1. Mimma Gabbrielli

    Ricordo di averla utilizzata a scuola e per attaccare le figurine che ora sono autoadesive. Ricordo ancora il buon profumo di mandorla. Non credevo che fosse ancora in commercio. Grazie per l’informazione.

  2. Gilberto Invernizzi

    Ricordo lo slogan “Coccoina, la colla che non molla !”

    Oggi sono un utilizzatore del Colla stick, versatilissimo.