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Affrontare il licenziamento con forza di volontà

Come affrontare il licenziamento

Far fronte a un licenziamento non è certo un’impresa semplice, soprattutto perché in seguito alla perdita della propria occupazione può subentrare una condizione molto poco gradevole come l’apatia. Tutta colpa dell’interruzione, più o meno imprevista, dei ritmi a cui si era abituati, che fino a poco tempo prima erano scanditi e determinati dalla propria mansione.

Dopo aver perso il lavoro, il rischio è quello di diventare sempre più pigri e inattivi. Non c’è più voglia di fare e si passa dal divano al letto, dal pigiama alla televisione, senza essere stimolati o incentivati a mettersi in gioco.

Ecco perché per affrontare il licenziamento c’è bisogno di una grande forza di volontà: è vero che si sta entrando in un tunnel, ma è altrettanto vero che in fondo a quel tunnel, se lo si desidera, si può scorgere uno spiraglio di luce. Non bisogna lasciarsi prendere dalla paura, quindi, né temere di non essere più in grado di trovare uno sbocco professionale. Tanto i sensi di colpa quanto la vergogna vanno tenuti alla larga, lontani da sé, per impedire che vadano a colpire l’autostima: il pericolo di vedere compromesse tutte le proprie relazioni, sia in famiglia che con il resto della società, sono molto elevate.

Certo, non si può fare a meno di pensare che una persona viene definita e identificata anche in base al lavoro che svolge, e di conseguenza il licenziamento può portare alla sensazione di avere smarrito una piccola parte della propria identità. In realtà, il punto di partenza per superare le difficoltà è proprio prendersi cura di sé stessi e riprendere in mano la propria vita. La perdita del lavoro non deve essere considerata come un evento sfortunato, ma – anzi – come un’opportunità che merita di essere colta al volo, come un’occasione che non ci si può lasciar scappare: è il momento di dedicarsi alle proprie passioni e di coltivare i propri hobby, ora che si ha la possibilità di stare a casa.

Certo, nel frattempo, in parallelo, ci si deve dedicare alla ricerca di un nuovo lavoro. Quello che conta è mettersi in discussione, sia come persone che come professionisti. Ci si deve lanciare e mettersi in gioco, non rinunciando a pensare a chance differenti da quelle che hanno caratterizzato la propria esistenza in passato.

Se si pensa di trovarsi in una situazione di grande difficoltà, in ogni caso, è possibile fare riferimento anche a gruppi di supporto: sono sempre più frequenti, visto l’elevato numero di disoccupati della società attuale.

Il licenziamento può anche essere un motivo per migliorare le proprie capacità, valorizzando il proprio talento (o i propri talenti).

In attesa di un nuovo impiego fisso, ci si può accontentare di semplici lavoretti saltuari, e al contempo si può controllare se gli enti locali offrano dei corsi di formazione. In alternativa, su internet si possono trovare un sacco di corsi e di tutorial, che riguardano gli ambiti più diversi, dal giardinaggio all’informatica.

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